Fi-Pi-Li, una miniera d’oro: le multe sono il doppio delle spese di gestione

Oltre 40mila euro al giorno, circa 15 milioni e mezzo ogni anno. La Fi-Pi-Li – per la Città metropolitana di Firenze e le Province di Pisa e Livorno – è una miniera d’oro. A tanto ammontano gli incassi delle multe per eccesso di velocità che vengono sfornate a bizzeffe dai 12 autovelox posizionati lungo l’arteria, a cui si aggiungono i quattro mobili, uno dei quali si trova spesso nell’area di servizio di Vicarello, in direzione Livorno.
Le sanzioni stradali sulla “superstrada” toscana ripagano abbondantemente il suo costo di gestione: 32 milioni di euro per quattro anni Iva inclusa (8 l’anno), tanto da rendere superflua ogni ipotesi di pedaggio. È questa la cifra che versa la Città metropolitana ad Avr, la società romana che nel 2013 ha vinto la gara di gestione della Firenze-Pisa-Livorno, un appalto che scade a fine anno, ma che può essere prorogato fino al 2021.
Con 32 milioni di euro l’azienda assicura una serie di servizi come la sorveglianza della carreggiata, la pulizia delle piazzole, ogni pronto intervento in caso di emergenza, la gestione dei sinistri e la manutenzione ordinaria, coordinando gli operai per tappare le buche o sostituire i vecchi guard rail o le barriere new jersey. Negli obiettivi di Avr, quindi della Città metropolitana di Firenze, entro la fine dell’anno c’è anche l’eliminazione di tutti i vuoti lungo gli spartitraffico che separano i due sensi di marcia.

Nel viaggio di mercoledì 5 aprile di spazi aperti e potenzialmente pericolosi, ne rimanevano almeno sette: a Lastra a Signa, Empoli est, due vicino a Montopoli Val d’Arno, altrettanti a Pontedera e uno a Lavoria, nella diramazione labronica. Circa due mesi fa, a Empoli est, un uomo a bordo di una Bmw si è avventurato in una spericolata inversione a U, passando proprio in un tratto libero da barriere, per parcheggiare in un’area di sosta. Era ubriaco o comunque stordito: dalle telecamere di sicurezza lo hanno visto barcollare, ma è riuscito a darsela a gambe prima dell’arrivo della polizia stradale, subito avvertita dagli operatori della sala radio. Meno male che in quel momento (era tarda notte) non passava nessuno.
Le sanzioni, insomma, sono il pedaggio occulto della Fi-Pi-Li. Il resto dell’incasso, circa 7,5 milioni di euro l’anno, la Città metropolitana di Firenze e le Province di Pisa e Livorno se lo potrebbero anche tenere, ma una parte la investono per gli interventi straordinari. E non è un caso che, proprio negli ultimi mesi, alcune aziende che installano e gestiscono i tutor (gli impianti di rilevazione della velocità che fanno le multe calcolandone la media, come sull’Autosole) abbiano contattato i gestori della strada chiedendo loro di poterci posizionare le telecamere e dividerne i proventi. Perché la Firenze-Pisa-Livorno – col suo flusso ininterrotto di auto che non pagano il pedaggio e spesso non rispettano il limite dei 90 km/h – fa gola a tutti. A maggior ragione ai privati.

(fonte camionistionline.com)

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