Arresti a Salerno frode nella logistica da 70 milioni

La Divisione Distrettuale Antimafia ha annunciato a dicembre 2018 l'arresto di un noto imprenditore ritenuto dagli inquirenti a capo di una trentina di società operanti nella logistica e nel lavoro interinale, che sarebbe contiguo a un clan camorrista. Avrebbe organizzato spedizioni contro presidi dei facchini in sciopero.

Due collaboratori di giustizia hanno causato l'arresto di Giovanni Attanasio, definito il "re delle cooperative" perché al centro di una rete di società, molte delle quali operanti nella logistica. Secondo gli inquirenti, l'imprenditore avrebbe fondato un impero milionario su frodi all'Erario, riciclandone i proventi anche all'estero. L'inchiesta del Gico della Guardia di Finanza è stata coordinata da un pubblico ministero specializzato nel contrasto alla mafia, anche perché Attanasio sarebbe stato appoggiato dal clan camorristico Pecoraro-Renna. La base dell'impero era una società di lavoro interinale, cui erano legate diverse cooperative che fornivano servizi di movimentazione nelle piattaforme logistiche, gestiste anche tramite alcuni prestanome. Grazie a questo sistema, secondo gli inquirenti Attanasio avrebbe attuato una frode fiscale da settanta milioni, ma avrebbe anche prodotto falsi attestati d'impiego a pregiudicati vicini alla Camorra, che li usavano per uscire dal carcere tramite affidamento o semilibertà per motivi di lavoro.
Lo scambio di favori con la Camorra avrebbe permesso alla rete di Attanasio di affrontare con intimidazioni almeno due scioperi nella logistica nel 2015 e 2016. In uno dei due casi, sarebbe partito da Salerno un autobus con 25 persone contro un presidio a Vicenza. In una intercettazione telefonica della Finanza, uno degli indagati dice che deve trovare una ventina di persone per "menà mazzate". In seguito a questo arresto, il sindacato di base Adl Cobas ha indetto il 19 dicembre una protesta nelle piattaforme Gls di Vicenza, Bassano, Verona e Cerea per "garantire la legalità". Il sindacato stava conducendo una trattativa proprio con Attanasio, ritenuto il punto di riferimento della Aire Srl, società con cui l'Adl Cobas aveva aperto una vertenza per l'applicazione del contratto nazionale e per l'aumento delle paghe di magazzinieri e autisti. L'attività di Attanasio è iniziata a Pontecagnano, in provincia di Salerno, per poi estendersi in tutta Italia, fino a costituire trenta società che impiegano mille persone e producono un fatturato di cento milioni di euro.

(fonte trasportoeuropa.it)

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